Tito3 per Piazze Aperte, Milano

Tito3 per Piazze Aperte, Milano

Oggi piazza Imperatore Tito di Milano è destinata in gran parte a parcheggio abusivo tanto che residenti, commercianti e associazioni del quartiere hanno elaborato una proposta condivisa per sfruttare al massimo il suo potenziale trasformando i 550 mq della piazza in giardino, serra, aula studio, palestra, cinema, teatro, cucina, salotto, laboratorio e molto altro ancora. Elemento progettuale chiave della proposta è l’installazione di una pergola, alla quale affiancare 23 panche in legno modulari, dando vita a nuovi spazi per la socializzazione, lo sport, la cura del verde e la partecipazione inclusiva.

Soggetti proponenti

Associazione Culturale La loggia di Calvairate, Annalisa Turroni, Lorenzo Noè Studio di Architettura, Associazione Culturale QUATTRO, Vivaio Fratelli Ingegnoli, OMM Officina della Musica Milano, Comitato Inquilini Molise-Calvairate-Ponti, Associazione Culturale TodoModo, Ferrfort - Ferramenta Elettricità Idraulica, L'Angolo delle Erbe, Jungle Srl, Associazione Culturale La Scatola Lilla, Pitbull, Pappagalli

Progettazione e realizzazione dell’intervento

ISAD – Istituto Superiore di Architettura e Design, Lorenzo Noè Studio di Architettura e Netmobility Srl

Piazza Imperatore Tito è attualmente divisa in due parti: a sudovest di via Scipione Pistrucci si estende il giardino pubblico, mentre a nordest l’area è occupata interamente dalla rete stradale, con una viabilità ridondante rispetto alle necessità e sprovvista di piste ciclabili; le isole spartitraffico, inoltre, vengono utilizzate come parcheggio abusivo.

La proposta firmata da residenti, negozianti e associazioni che a diverso titolo vivono la piazza mira alla trasformazione di 550 mq dell’area in un nuovo spazio pedonale dedicato alla socializzazione, alla cura del verde e allo sport, attraverso arredi polifunzionali.

Nella parte centrale della nuova piazza si propone di realizzare una pergola in legno da utilizzare per i momenti di convivialità quotidiana e per incontri. La parete della struttura si presta ad essere utilizzata dagli appassionati di bouldering da un lato e per proiezioni cinematografiche e spettacoli di strada dall’altro. La pergola è autoportante e provvista di nove vasi per piante rampicanti. In prossimità di questa struttura, si prevede di inserire panche in legno modulari da utilizzare per sedersi e sdraiarsi, ma anche per saltare e fare esercizi fisici. Le panche contengono vasche per gli alberi e i moduli – da 60 e 120 cm di larghezza – possono essere assemblati secondo configurazioni differenti. A sud dell’accesso al civico 8 è prevista l’installazione di 23 cassoni per orti, da 90x150x40 cm. Gli stessi cassoni possono essere diffusi in un secondo momento anche in altri spazi pubblici del quartiere. Nell’area a nord di via Oltrocchi saranno collocati altre panche e vasi.

Il progetto prevede quattro nuance di azzurro che, oltre a rendere immediatamente riconoscibile l’intervento, sono adeguate alla piazza, il cui fronte est è un edificio degli anni sessanta color carta da zucchero. Per le nuove aree pedonali si propone un disegno concentrico che origina dalle isole spartitraffico e sfuma in righe orizzontali sui marciapiedi. Le strisce, girando attorno agli angoli delle case, incuriosiscono i passanti che provengono da via Oltrocchi e da via Pistrucci. La colorazione non si limiterà ai soli nuovi spazi pedonali ma, per dare maggiore continuità alla piazza, si estenderà anche ai vialetti del parco, i quali saranno dipinti a righe. I nuovi spazi pedonali sono ricavati ridisegnando l’incrocio con via Baldassare Oltrocchi, eliminando le corsie di svolta e connettendo le isole spartitraffico ai marciapiedi. L’ampliamento tiene conto delle necessità di accesso carrabile ai civici 5 e 8. La nuova configurazione dell’incrocio, con la diminuzione dei raggi di curvatura, obbliga i veicoli a svoltare a velocità moderata. Si propongono due nuovi attraversamenti pedonali in piazza che connettono le nuove aree pedonali e il giardino pubblico, utilizzando lo spartitraffico esistente come isola salvagente per diminuire la distanza di attraversamento e aumentare la sicurezza per i pedoni. Si prevede di installare rastrelliere nei nuovi spazi pedonali e nel giardino.

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