Un’oasi per via Pacini, Milano

Un’oasi per via Pacini, Milano

Via Pacini è un asse strategico per la città di Milano, caratterizzata da un ampio parterre centrale alberato, il quale purtroppo viene utilizzato quasi solo come parcheggio non regolamentato. Da qui la proposta di ridisegnare l’area valorizzando la sua vocazione pedonale e rendendola più piacevole e sicura per tutti i suoi fruitori. Il progetto prevede l’inserimento di una pavimentazione artistica, una seduta iconica, un rinnovato arredo urbano e piante. I fruitori degli spazi saranno coinvolti in ogni fase del progetto, con l’obiettivo di dare vita a uno spazio comune che risponda alle esigenze della collettività.

Progetto

arch. Alessandro Betta, arch. urbanista Chiara Fraticelli, ing. Felice Occhiuto, arch. Paolo Segarini, arch. Fabrizio Siano

Via Pacini è un asse strategico per Milano ed è caratterizzata da un ampio parterre centrale alberato, contraddistinto da un doppio filare di olmi, tipico di molti viali milanesi. Oggi il parterre è utilizzato quasi esclusivamente come parcheggio non regolamentato, limitandone la fruibilità pedonale. La proposta ha lo scopo di testare la vocazione pedonale dell’asse e rendere il luogo più piacevole e sicuro per tutti i suoi fruitori. L’asse giova della vicinanza del polo universitario di Città Studi, contando quindi su una fitta presenza di studenti, insegnanti e dipendenti dell’Università oltre che residenti e commercianti. La riaffermazione di una dimensione più a misura di pedone è coerente anche con quanto previsto dai documenti pianificatori, prestandosi a una mobilità dolce, pedonale e ciclabile e a nuove funzioni, favorendo nuove attività e interazioni.

Lavorare su via Pacini è un’interessante progetto pilota per ripensare i viali milanesi in un’ottica di sostenibilità, resilienza e fruibilità pedonale. La proposta si concentra sull’unico spazio del parterre non ancora completamente occupato da parcheggi e mira a riattivare uno spazio pubblico sottoutilizzato e poco attrezzato. Tra le potenzialità dell’area individuate per il progetto:

  • le connessioni: l’area è ben servita da mezzi pubblici: metropolitana, treno, bus e bike sharing;
  • i servizi: durante la fascia diurna, alta presenza di esercizi commerciali;
  • l’architettura: presenza di un contesto architettonico di qualità e di un’area pedonale;
  • il verde: il parterre alberato ha un impatto visivo piacevole e ben si adatta, con i suoi 10 m di larghezza, a divenire in futuro un’area di maggior fruizione per pedoni e ciclisti.

Tra le criticità individuate:

  • la presenza diffusa di automobili: parcheggio abusivo sul parterre e non solo;
  • arredo urbano scarso: poche panchine e in stretto contatto con le automobili parcheggiate;
  • piani terra sottoutilizzati: locali che potrebbero essere un’interessante opportunità per nuovi insediamenti.

Le opportunità e criticità individuate rappresentano un buon mix di fattori che giustificano la realizzazione di un progetto di spazio pubblico pedonale nell’area individuata. Inoltre, insieme all’analisi, indirizzano nella scelta dei principi chiave che hanno guidato il ridisegno dello spazio.

L’elemento caratterizzante dell’intervento è una lunga seduta continua priva di schienale posta nel centro del parterre alberato, la quale propone un gioco geometrico a zig-zag a sua volta rimarcato dalla colorazione a pavimento. L’area al centro dell’intervento, principale luogo di passaggio pedonale, viene lasciato sgombro ma enfatizzato dalla colorazione a terra all’interrompersi momentaneo della linea della seduta. L’introduzione di un elemento di gioco come la campana vuole incentivare il carattere interattivo del nuovo spazio proposto.  Le lavorazioni a terra rappresentano, inoltre, l’opportunità per risanare la pavimentazione esistente, in molte parti danneggiata dal tempo e dalle radici degli alberi. Le panchine già presenti nell’area vengono ricollocate all’interno del progetto con la duplice funzione di schermare l’area dalle macchine che passano lungo le carreggiate laterali e di delimitare lo spazio ad esclusivo uso pedonale.

Il parcheggio delle biciclette private, molto problematico per quest’area e sentito sia dai commercianti che dai cittadini, viene qui risolto grazie all’ubicazione di nuove rastrelliere poste a “coda” dell’intervento. In un’ottica di sviluppo futuro del progetto, ovvero grazie all’estensione del concept a tutto l’asse Pacini-Lambrate, l’arredo urbano centrale potrà inoltre aiutare a spartire i flussi ciclabili e pedonali. Anche l’illuminazione dell’area verrà incrementata: piccole luci sospese tra gli alberi aggiungeranno atmosfera ed identità al luogo, illuminando in modo tenue ma costante tutta l’area.

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